estratte dal periodico InformaBlu dedicato alle persone con la stomia (clicca per riceverlo a casa)
L'estate con la stomia
Problemi con la stomia
Come utilizzare i prodotti per stomia Coloplast?
Viaggiare se si ha una stomia
L'irrigazione dello colostomizzato
I cambiamenti non devono più fare paura!
Che cos’è lo stoma?
Lo stoma è un organo nuovo, destinato ad evacuare le feci, creato chirurgicamente portando un tratto dell’intestino all’esterno del piano addominale. Necessita semplicemente dell’attenzione che si porta per alcuni organi delicati del nostro corpo come la bocca o i genitali.
Toccare o pulire lo stoma mi farà male?
Assolutamente no: vi accorgerete subito che lo stoma è un organo come un altro, che si può toccare in tutta tranquillità.
Cos'è un dispositivo di raccolta?
È una sacca che raccoglie le feci, dotata di un adesivo con foro centrale che rimane attaccato sull’addome. È la soluzione che consente allo stomizzato di riprendere la piena autonomia.
Perché è importante l’adesione al corpo da parte della placca adesiva?
L’adesione al corpo è fondamentale per un dispositivo per stomia in quanto permette agli utilizzatori di sentirsi più sicuri. Siamo tutti differenti tra noi, la sfida consiste nel garantire una sicura adattabilità alle diverse forme e ai movimenti naturali del corpo. Recentemente abbiamo svolto un’importante indagine di mercato (intervistando 1.800 utilizzatori e 500 infermieri) che ha confermato che più dell’80% delle persone con una stomia ha “problemi corporei” (es. pieghe della pelle, cicatrici ed ernie). Persone con addomi piatti e di forma regolare sono la minoranza.
Cosa succede se faccio la doccia con la nuova sacca addosso?
Assolutamente nulla, il tessuto della sacca SenSura® Mio è completamente idrorepellente, per cui può sopportare molto bene il tempo di una doccia, ma anche di un bagno in piscina.
Lo sport è parte integrante della mia vita, posso ancora praticarlo?
Certo che sì. A tale scopo si potrebbe usare un cerotto in idrocolloide che, aumentando la superficie adesiva, assicura il posizionamento della placca, riduce il rischio di arricciamento dei bordi e permette agli utilizzatori di sentirsi più sicuri. Oltretutto la placca dei prodotti Sensura® e Sensura® Mio è costituita da una particolare composizione di idrocolloide, studiata appositamente per adattarsi alle diverse forme e ai movimenti naturali del corpo.
L'estate con la stomia
Con pochi e semplici accorgimenti anche in estate i sistemi di raccolta possono offrirvi la massima serenità.
Soprattutto per gli ileostomizzati è importante l’apporto di sodio e potassio. Contattare lo stomaterapista per richiedere se è necessario aggiungere integratori di sali all’acqua. Per gli urostomizzati è anche bene bere succo di mirtillo rosso, che oltre ad apportare liquidi, previene le infezioni delle vie urinarie (ma contatta prima il tuo stomaterapista o il medico curante).
Il cambio di stagione: come posso vivere l’estate o viaggiare verso mete esotiche?
L’interrogativo che accomuna tantissime persone portatrici di stomia è: posso andare al mare?
Questa domanda sorge spontanea non solo per motivi estetici, ma anche per la paura che la vita di mare non sia compatibile con la stomia. In realtà non esistono precauzioni particolari. Come per tutte le persone, le regole sono dettate dal buon senso: evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde e prolungata per diverse ore consecutive. Inoltre, per garantire la massima discrezione sotto il costume, sono messi a disposizione degli stomizzati sacchetti con capacità diverse. Per chi invece teme che il sudore possa compromettere l’adesività della sacca, esistono accessori (come il film protettivo o la polvere) che possono aiutare a superare questa incertezza. Vuoi saperne di più?
L’importanza di bere molta acqua
Soprattutto d’estate diventa fondamentale per ognuno di noi bere molto. L’acqua aiuta il mantenimento della temperatura corporea e la regolazione della pressione osmotica nonostante il caldo esterno. Quindi in presenza di elevate temperature la sudorazione aumenta, come naturale conseguenza della termoregolazione corporea, e con essa aumenta il rischio di disidratazione. Questo bisogno di bere diventa tanto più vero per le persone stomizzate, perché si aggiunge la mancanza (soprattutto per gli ileostomizzati) di parte dell’intestino che ha anche il compito di riassorbire acqua. Bere molta acqua, poi, aiuta a prevenire problemi di stitichezza.
Cosa posso fare se sudo molto e la placca tende a staccarsi?
Soprattutto in estate può diventare importante l’uso di accessori che aiutino la placca a rimanere in posizione, senza rischi di distacco o perdite e senza, tuttavia, doversi affidare a cerotti in TNT estremamente traumatici per la cute peristomale. Infatti il materiale migliore per garantire una salvaguardia della cute è l’idrocolloide, che evita traumi anche alla rimozione della placca adesiva. Ecco allora che nei casi di maggiore sudorazione ci aiutano alcuni accessori. Possono essere utilizzati cerotti in idrocolloide (per aumentare la superficie adesiva) o polvere (che assorbe le quantità eccessive di essudato).
In estate aumenta il rischio di percezione di cattivi odori
Questo è vero soprattutto nei casi di colostomia, dove gli effluenti che escono dallo stoma sono praticamente formati. In questi casi può essere di enorme aiuto l’utilizzo di un deodorante che, inserito nella sacca, aiuta a neutralizzare i cattivi odori. È inoltre consigliato evitare cibi che possono esserne la causa (come uova, crostacei, ecc.) o limitarne le quantità.
Problemi con la stomia
È normale che ci siano perdite al di sotto della placca?
Le perdite al di sotto della placca adesiva del presidio non sono da considerarsi una cosa normale. Sono anzi da cercare di evitare in tutti i modi, perché possono portare ad alterazioni della pelle che a lungo andare potrebbero inficiare l’adesione della stessa placca adesiva.Inoltre, spesso le perdite possono causare il distacco del presidio. Come fare allora? Innanzitutto bisogna capire insieme al vostro infermiere di riferimento se il presidio che indossate è quello che si conforma al meglio al vostro corpo. È infatti ovvio che se questo si “sposa” bene con l’addome dove si applica, si muove con esso come una seconda pelle ed evita di lasciare spazio a canali di infiltrazione delle perdite. I presidi possono avere un adesivo piano, convesso o leggermente convesso (con una curvatura nella parte a contatto con l’addome), proprio per adattarsi meglio alle linee del corpo. È poi importante ricordare che per evitare infiltrazioni sotto la placca è fondamentale che il ritaglio della stessa sia perfetto: l’apertura non deve essere né troppo ampia né troppo stretta e esattamente speculare alla forma dello stoma.
Si può usare il Film protettivo sulla cute lesa, arrossata, sanguinante?
Non è consigliabile, poiché il film protettivo contiene una discreta percentuale alcolica e quindi, applicato su una cute peristomale lesionata potrebbe provocare bruciore. Tuttavia, può svolgere un’azione protettiva quando la cute è già leggermente arrossata poiché contribuisce ad arrestarne il processo. Il film infatti, ha principalmente un’azione che mira alla prevenzione di ogni tipo di lesione cutanea peristomale perché, applicato sulla cute asciutta, forma una leggera pellicola, vero e proprio schermo tra cute e sacca. In particolare, può essere utile se si deduce che è il distacco del presidio a causare la lesione cutanea. In presenza di sbalzi di temperatura o in caso di sudorazione il film adesivo aumenta decisamente l’adesività della sacca garantendo maggiore sicurezza.
Cosa si può utilizzare per detergere e asciugare la cute peristomale durante il cambio?
Il cambio della sacca è un momento molto delicato. I prodotti e i presidi che si scelgono possono aiutare a prevenire o a ridurre le irritazioni. È bene non usare presidi che graffiano (come le garze) o che potrebbero lasciare fili come il cotone idrofilo. La cosa migliore sarebbe usare le mani in tutti i passaggi in cui ciò sia possibile. Per gli altri momenti, molto utile risulta essere il pannocarta di normale impiego in cucina. Per una corretta pulizia dello stoma e della cute peristomale, è sufficiente usare un sapone tipo marsiglia e acqua corrente. Non usare mai prodotti contenenti alcol, etere, benzina o soluzioni di ipoclorito di sodio (tipo Amuchina) poiché irritano lo stoma e indeboliscono le difese naturali della pelle. Può usare anche prodotti dedicati come le salviette detergenti Brava.
La presenza di problemi della cute attorno allo stoma può rendere difficile la routine quotidiana e il cambio della sacca. E' quindi molto importante ridurre le perdite e proteggere la pelle da irritazioni, secchezza e sensazioni dolorose.
La placca del presidio si arriccia sempre nella linea di piega del mio addome. Questo non mi fa sentire molto sicuro.
Per risolvere questo problema Coloplast ha creato il Cerotto elastico idrocolloide. Questo grazie alla sua forma (tre forme: a mezzaluna, rettangolare o rinforzato) permette di essere applicato facilmente tra la cute ed il bordo della placca dove esso tende a sollevarsi. Ha bordi smussati quindi non rischia di arricciarsi a sua volta ed essendo particolarmente elastico segue il corpo in tutti i suoi movimenti. La sua composizione idrocolloidale lo rende molto delicato sulla pelle, a differenza di quanto accade con in normali cerotti in TNT che creano sempre traumi alla rimozione.
Come posso rimuovere i residui di adesivo?
Semplice! Per questo problema Coloplast ha creato il Remover per la rimozione dolce dell’adesivo, che garantisce il distacco indolore di adesivi e cerotti. Questo prodotto è in spray o salviette, quindi maneggevole e pratico ed evita in caso di residui di adesivo che la rimozione sia traumatica.
Dovrei usare la pasta ma non riesco a farlo perché brucia e quella in strisce richiede una buona manualità.
Problema risolto... mai più bruciori!! La Pasta in tubo Brava infatti non contiene più alcool, ha un pH delicato ed è facile da applicare. La pasta in strisce, anche questa senza alcool, è particolarmente facile da modellare con le dita e quindi è indicata anche nelle condizioni più critiche. Inoltre il confezionamento permette di poter chiudere perfettamente la striscia se non la si è usata tutta, così che il prodotto possa mantenersi integro nelle sue caratteristiche sempre. In alternativa alla pasta in tubo o in strisce, molto valido è anche l'Anello plasmabile Brava che si adatta perfettamente alle irregolarità della cute attorno alla stomia e grazie alla sua formula esclusiva è particolarmente resistente all’erosione e dura a lungo assicurando l’aderenza tra adesivo e cute. È studiato per creare un vero e proprio sigillo intorno allo stoma ed evitare che le perdite si infiltrino sotto la placca.
Ho un arrossamento importante intorno alla stomia causato dalle mie frequenti infiltrazioni. Come posso riportare la pelle ad una condizione normale?
La Piastra protettiva Brava è studiata per assorbire l’umidità e ridurre il rischio di macerazione della cute, pertanto è consigliata quando sulla pelle vi è la presenza di microlesioni sanguinanti causate spesso dall’infiltrazione di affluenti acidi. Anche la Polvere Brava, avendo la possibilità di localizzarla proprio sulla lesione, aiuta a migliorare la cute irritata grazie al suo potere assorbente. Non dimentichiamoci che prevenire però è meglio che curare!! Non dobbiamo mai dimenticarci di utilizzare nella nostra igiene quotidiana il Film protettivo Brava disponibile sia in salviette che spray. A base di silicone e completamente senza alcol, permette di essere utilizzato in qualsiasi situazione senza causare bruciore o fastidio. Spruzzato sulla pelle asciuga in pochi secondi, creando una patina di film protettivo che aiuta a prevenire le irritazioni cutanee. Nel caso in cui si presenti un principio di arrossamento o la pelle attorno allo stoma si presenta troppo secca, consigliamo di utilizzare la Crema barriera Brava che aiuta a riequilibrare il giusto pH della pelle, idratandola.
Cosa si intende per “effetto ballooning”?
L’“effetto ballooning” fa riferimento al rigonfiamento che la sacca può avere in seguito alla produzione di gas. La loro formazione dipende anche dal tipo di alimentazione e sono maggiori nei casi di colostomia piuttosto che ileostomia. È importante evitare o cercare di ridurre il più possibile il rigonfiamento della sacca dovuto a questo effetto, non solo ai fini di una maggiore discrezione ma anche perché una eccessiva pressione esercitata dall’aria all’interno del dispositivo potrebbe comprometterne la tenuta.
Come si evita l’“effetto ballooning”?
Il fatto che il nostro organismo produca gas è normale e fisiologico, ma questo può rivelarsi fastidioso nel caso di persone stomizzate. Un completo controllo dei gas prodotti risulta difficile, se non impossibile, tuttavia possono essere limitati con una opportuna alimentazione. Il rigonfiamento della sacca può essere ridotto e controllato anche grazie al buon funzionamento del filtro posizionato in alcuni presidi. Un ampio pre-filtro, ad esempio, permette al filtro stesso di non occludersi a causa del contatto con le deiezioni che fuoriescono dallo stoma.
Cosa succede se il bordo dell’adesivo tende a staccarsi?
Ovviamente la tenuta in posizione del presidio cambia a seconda della tipologia utilizzata (1 pezzo o 2 pezzi). Se durante il periodo di utilizzo la placca tende a sollevarsi ai lati, si può utilizzare un cerotto in idrocolloide (lo stesso materiale della placca). In questo modo viene aumentata la superficie adesiva e quindi la tenuta della placca stessa.
Come utilizzare i prodotti per stomia Coloplast?
Come procedere per lo smaltimento della sacca per stomia?
Le sacche per stomia vanno smaltite nella raccolta indifferenziata.
Posso usare qualsiasi tipo di salviettina?
Le normali salviette detergenti presenti sul mercato non sono adatte perché contengono oli, paraffina o altre sostanze che possono inficiare l’adesione della placca, quindi è consigliabile usare salviettine ideate per preservare l’igiene dello stoma.
Ci sono prodotti speciali per la pulizia dello stoma?
No, è sufficiente usare un sapone tipo marsiglia e acqua corrente. Si consiglia di utilizzare materiale tipo panno carta o scottex oppure un asciugamano molto morbido che non lasci fibre sulla pelle. Nel caso in cui si utilizzi una spugnetta si consiglia di sostituirla frequentemente; evitare l’uso di garze o cotone idrofilo. Non usare mai prodotti contenenti alcol, etere, benzina, soluzioni di ipoclorito di sodio, tipo amuchina, poiché irritano lo stoma e indeboliscono le difese naturali della pelle.
Qual è la temperatura ottimale a cui devono essere conservati i prodotti con adesivo?
La temperatura ottimale va da un minimo di 10°C ad un massimo di 30°C. Inoltre, si deve sempre considerare anche il fattore umidità: sono da preferire gli ambienti asciutti evitando così gli ambienti come bagno, cucina, scantinati oppure vicini o esposti direttamente a fonti di luce o calore.
I prodotti Coloplast hanno una data di scadenza precisa?
Gli ausili Coloplast riportano sopra ogni confezione la data di scadenza. Quest’ultima è segnalata dal simbolo della clessidra e riporta prima l’anno poi il mese di scadenza.
La cintura di sicurezza appoggia proprio sullo stoma, come posso fare a ridurre il disagio?
In commercio esistono dei fissaggi speciali che tengono la cintura lontana dall’addome e si trovano nei negozi specializzati in accessori per auto. In alternativa puoi posizionare la cintura sulla parte inferiore dell’addome nell’area pelvica.
Esiste solo una misura di cintura?
Sì, la Cintura Brava ha solo un’unica misura, ma è regolabile. La sua elasticità la rende comunque consona a qualsiasi corpo. Per il nuovo SenSura Mio abbiamo ideato un nuovo tipo di cintura, diverso dal precedente (scoprilo qui).
Secondo quale criterio si suggerisce la Pasta in tubo (con alcol) piuttosto che quella in strisce?
La differenza tra le due versioni del prodotto che ha le stesse indicazioni d’uso sta nella presenza o meno di alcol tra i componenti. La Pasta in tubo contiene una percentuale di alcol (clicca qui per scoprire invece la Pasta in tubo senza alcol). La pasta in strisce, invece, ne è priva e quindi può trovare facile impiego in situazioni di cute arrossata o addirittura sanguinante. Inoltre, non secca se rimane esposta all’aria, un’unica striscia può, quindi, essere utilizzata per intero o solo in parte e ciò che ne rimane può essere rimesso nel blister che la contiene fino ad una applicazione successiva. Si evitano così inutili sprechi di prodotto. Entrambi i confezionamenti sono ugualmente rimborsabili nella misura di 2 confezioni al mese.
Perché utilizzare la Pasta protettiva e riempitiva?
Quando la superficie che circonda lo stoma è irregolare, con pieghe o cicatrici, può essere compromessa la perfetta adesione del sistema di raccolta. Una soluzione è offerta dalle paste, che riempiono e livellano le asperità creando una superficie uniforme in cui non si possono verificare pericolose infiltrazioni e stagnazioni di feci e urina. Una pasta in strisce è particolarmente facile da modellare con le dita e quindi è indicata anche nelle condizioni più critiche, come in presenza di fistole. Non contiene alcol e di conseguenza può essere usata anche quando la pelle è danneggiata, perché non irrita e quindi non brucia. Sempre per migliorare la tenuta dell’adesivo dei sistemi di raccolta, in presenza di infiltrazioni può essere utilizzata la pasta in tubo di Coloplast, facile da dosare nelle quantità necessarie e da distribuire con le dita fino a creare uno strato uniforme. Il leggero contenuto in alcol, la rende poco indicata in caso di piccole escoriazioni.
Quando si applica la Pasta occorre aspettare che si asciughi prima di applicare l’adesivo?
No, non è necessario in quanto l’adesivo, una volta applicato, tiene perfettamente anche se la Pasta non è asciutta. Ciò permette di ottimizzare i tempi di gestione poiché altrimenti occorrerebbero alcune ore alla Pasta per asciugare. In particolare, in caso di urostomia, un suggerimento molto semplice da seguire è che una volta indossati gli abiti basta tenere una mano appoggiata per qualche minuto, dopo aver applicato l’adesivo sulla Pasta. Questo semplice gesto, infatti, aiuta a mantenerlo nella posizione prescelta. Ciò è importante perché la fuoriuscita di urina è continua e rischierebbe di portare verso il basso il presidio stesso.
Quando si usa una placca convessa si possono utilizzare altri accessori come pasta e anello?
Certamente sì. Gli accessori sono un supplemento all’attività di contenimento di perdite ed infiltrazioni, oppure cercano di preservare integra la cute o di risanarla nel caso sia stata compromessa. Ne esistono di molti tipi: polvere, paste di vario genere, anelli, film protettivi o piastre idrocolloidali. In genere il vostro stomaterapista vi può consigliare nella scelta dell’accessorio più adatto, ma non c’è nulla che vieta di associare ad esempio la pasta o l’anello all’uso di una placca convessa.
Esiste un unico tipo di convessità?
No. I tipi di convessità cambiano a seconda di quanta pressione e stabilità è necessaria sull’addome per fare protrudere lo stoma a livello del piano cutaneo o per prevenire e limitare perdite ed infiltrazioni. Non cambia solo il livello di stabilità (o rigidità della placca) ma anche lo spessore della stessa. Per stomie più introflesse è necessario un presidio con una curvatura maggiore in modo da arrivare a colmare il vuoto dell’addome intorno allo stoma. Purtroppo, spesso a maggiore convessità equivale maggiore rigidità della placca, che quindi tende a muoversi di meno con il corpo. A volte bastano invece livelli di convessità minore del presidio, che si presenta quindi meno rigido pur riuscendo comunque a sopperire alla sua funzione. Il consiglio di un operatore sanitario vi potrà supportare nel capire meglio quale presidio è più adatto a voi.
Il filtro in una sacca a cosa serve?
Il filtro consente di evitare la fuoriuscita di cattivi odori dalla sacca da stomia. È composto solitamente da diverse parti, tra cui uno strato di carbone attivo. Questo elemento è una sostanza altamente porosa, capace perciò di catturare al proprio interno le molecole di gas ed evitare così che i cattivi odori escano dalla sacca.
Tutte le sacche sono provviste di sistema di filtraggio?
Tutti i presidi di ultima generazione sono prodotti con al proprio interno un apposito filtro per la purificazione dei gas. Questo non è necessario invece nelle sacche da urostomia, in quanto questa condizione non comporta la produzione di gas.
A cosa servono i bollini adesivi che si trovano nelle scatole delle sacche?
I bollini adesivi hanno la funzione di evitare che all’interno della sacca si crei una situazione di sottovuoto. In alcuni casi, infatti, il filtro funziona addirittura troppo e tende a far fuoriuscire molta aria, favorendo così l’effetto sottovuoto. Questo comporta che le feci, fuoriuscendo, non riescano a cadere verso il basso della sacca ma rimangano attorno alla bocca dello stoma. Per evitare ciò, si applica il bollino sul filtro: quest’ultimo cessa di espletare la propria funzione, l’aria non esce e non si crea l’effetto sottovuoto. Successivamente, una volta fuoriusciti gli effluenti, il bollino adesivo va tolto per permettere al filtro di ricominciare a svolgere il suo lavoro.
Quanto deve rimanere posizionato il presidio?
Dipende dal tipo di presidio che si utilizza. Il sistema monopezzo va cambiato da una a due volte al giorno. Per quanto riguarda il sistema a due pezzi, invece, la placca può rimanere in posizione sino a 3 giorni, mentre la sacca va cambiata ogni giorno.
Quanto deve essere ritagliata la placca?
È importante che il ritaglio della placca sia perfettamente combaciante con le dimensioni e la forma dello stoma. Se ad esempio la stomia non è perfettamente tonda, anche il ritaglio deve esserlo, in modo da combaciare. Per aiutare in questa operazione, all’interno delle scatole di prodotto sono solitamente presenti delle guide di taglio.
L’applicazione della placca SenSura® Mio può essere effettuata come prima?
La placca del dispositivo SenSura Mio è una classica placca idrocolloide a doppio strato, ma con una componente adesiva immediata maggiore rispetto a quella SenSura classica. Durante il posizionamento occorre assicurarsi che il centro aderisca correttamente alla cute peristomale.
L’adesivo del SenSura® Mio può essere staccato e riapplicato?
No, è monouso, pertanto può essere applicato una sola volta. Togliere e rimettere la stessa placca adesiva può comportare una perdita della sua capacità di adesione.
La rimozione della placca del nuovo SenSura® Mio avviene nello stesso modo?
La placca del SenSura Mio si rimuove, come tutte le placche idrocolloidali, trazionandola parallelamente al piano cutaneo. Essendo un adesivo elastico, occorre fare maggiore attenzione a questo movimento per evitare che l’elasticità possa portare a stirare eccessivamente la cute.
Il filtro del SenSura® Mio è cambiato?
La novità principale del nuovo filtro circolare è la grandezza del prefiltro, che protegge le membrane del filtro stesso dagli effluenti dello stoma, riducendo così l’intasamento. Inoltre il filtro circolare assicura una maggiore protezione contro l’effetto palloncino. Coloplast, tenendo conto delle diverse caratteristiche degli effluenti in caso di colostomia o ileostomia, ha messo a punto due tipologie diverse di prefiltro in modo da rendere il filtro stesso ancora più funzionale.
Il sistema di aggancio del SenSura® Mio è cambiato?
Sì e cambiato per renderlo ancora più sicuro ma allo stesso tempo più morbido. Per questo anche la manovra richiesta per agganciarlo è diversa. Occorre partire dal basso e accompagnare con le dita l’anello della sacca in modo che si inserisca nell’anello della placca. Seguite le istruzioni per l’uso all’interno della confezione oppure chiedete supporto al numero verde 800064064 o allo stomaterapista di riferimento.
Perché è stato scelto il colore grigio per il più recente modello SenSura® Mio?
Abbiamo scelto un colore grigio neutro perché non prova a imitare il colore di una singola tonalità della pelle, ma è “neutrale”. Molto importante è che si tratta di un colore discreto, soprattutto sotto una camicia o una maglietta bianca, cosa che sarebbe stata invece molto difficile se il colore scelto fosse stato nero o bianco.
La forma della sacca per stomia SenSura® Mio è cambiata?
Abbiamo voluto creare una sacca dalla forma più discreta. Adesso è più compatta, tanto da sembrare più piccola, ma in realtà contiene lo stesso volume. Inoltre abbiamo spostato l’attacco dell’adesivo alla sacca più in alto, in modo da ridurre il suo rigonfiamento.
Viaggiare se si ha una stomia
Viaggiare è tra le cose che si deve continuare a fare, ma ci sono tante piccole domande che frequentemente ci si pone. Qua proviamo a dare risposte a quelle più frequenti.
I viaggi sono da sempre la mia passione, ma ora ho paura di riprendere le vecchie abitudini. Posso ancora viaggiare?
Indubbiamente sì! Non c’è motivo per non farlo. Quando accade qualcosa di nuovo nella vita, la paura è una costante per ognuno di noi, ma bisogna comunque sperimentare e mettersi alla prova, solo così ci si potrà riappropriare gradualmente delle vecchie abitudini.Le salviettine, ad esempio, possono essere un valido aiuto per gestire l’igiene dello stoma anche fuori casa. Per abituarsi, si potrebbe iniziare allontanandosi per qualche ora, sino ad organizzare veri e propri viaggi. Scrivere ciò che accade in un “diario di viaggio” potrebbe aiutare a gestire le sensazioni legate a questa sfida, ma anche a confrontarsi con il proprio stomaterapista una volta rientrati. Un altro consiglio: se si ha l’intenzione di andare in un posto particolarmente caldo, è meglio usare la polvere, che assicura una maggiore aderenza del presidio, assorbendo le quantità eccessive di essudato. Un altro accorgimento, in questi casi, è bere molta acqua e fare attenzione all’alimentazione, in modo da evitare problemi di disidratazione e stitichezza. Ora non resta che rompere il ghiaccio e organizzare la prima avventura seguendo i consigli dello stomaterapista e del medico!
Un trucco: Con una foto del presidio che usi, parli ogni lingua!
Quando ci si reca all’estero ed è necessario acquistare un presidio in loco potrebbe non essere semplice capirsi su termini così tecnici e particolari come quelli che si usano per i presidi. Mostrare la foto – anche ricavata da un dépliant o dalla scatola dei prodotti – significa avere la certezza di ricevere esattamente il prodotto di cui hai bisogno.
Quante sacche devo portare quando sono in viaggio?
Se il viaggio è breve (dalla mattina alla sera) è consigliabile tenere una sacca di riserva e la fornitura di dispositivi necessaria in un piccolo kit da viaggio. Più traffico del previsto, un evento che dura più di quello ipotizzato non devono toglierti la serenità di sentirti a tuo agio. Se hai tutto il necessario con te puoi fermarti, cambiare la sacca e riprendere con calma e serenità il rientro. I dispositivi hanno bisogno di un luogo fresco, durante la stagione calda non lasciare i prodotti per la stomia all’interno dell’auto a lungo, perché il calore prolungato potrebbe danneggiare la placca adesiva.
Come prepararsi se il viaggio è lungo?
Dipende dalla destinazione. Per alcune mete – crociere, campagna, o zone difficili – è indispensabile avere con sé la fornitura per tutto il tempo del viaggio e qualche extra, dato che non avrete la possibilità di rifornirvi. Chi viaggia ed ha per meta delle grandi città, di solito preferisce acquistare i dispositivi di volta in volta per avere un minor bagaglio. Il consiglio comunque è quello di tenere sempre una minima scorta per i famosi “imprevisti”, come una sosta per riparare un’auto o un volo che ritarda di un paio di giorni.
Che problemi posso avere nei controlli di sicurezza all’aeroporto?
Svuota la sacca prima di entrare nell’area di sicurezza e prima di imbarcarti sull’aereo, minimizzerai la tua preoccupazione relativa al riempimento o alla pressione della sacca. L’inconveniente maggiore è l’impossibilità a trasportare forbici nel bagaglio a mano e quindi ti consigliamo di pretagliare le placche adesive fin da casa e poi imbarcare le forbici nel caso che tu stia viaggiando anche con un bagaglio da stivare. L’Amministrazione per la Sicurezza dei Trasporti Americana, Transportation Security Administration (TSA), fa una eccezione per le “forbici da stomia”, ma vale solo per i voli in partenza dagli Stati Uniti, per il resto del mondo ci sono regole differenti da paese a paese e a volte da aeroporto ad aeroporto. Ricordati anche che puoi portare solo 100 millilitri o meno di liquidi – acqua, aerosol e gel – nel bagaglio a mano e li devi inserire all’interno di un sacchetto di plastica trasparente, perché ai controlli va estratto per consentire alla sicurezza di effettuare i controlli del caso. Nel bagaglio imbarcato puoi invece trasportare quantità maggiori di liquidi. Potrebbe essere utile avere la lettera del medico che contiene la dichiarazione che sei stato sottoposto ad un intervento di stomia. In tale lettera dovrebbero essere indicati i dati di riferimento del medico che si occupa della prima assistenza e dello stomaterapista che ti segue.
Quando si viaggia in aereo è meglio il bagaglio a mano o imbarcato?
Il rischio più grosso quando si viaggia in aereo è che il bagaglio non arrivi. A volte il ritardo è solo di qualche ora, ma in alcuni casi può tardare anche 36-48 ore. La cosa migliore sarebbe trasportare tutta la fornitura nel bagaglio a mano, quello che viene fatto sistemare nelle cappelliere sopra i sedili oppure sotto il sedile anteriore. Se la fornitura è voluminosa, allora il consiglio è di tenere nel bagaglio a mano il quantitativo per qualche giorno. Trasportare tutta la fornitura nel bagaglio a mano ha un altro vantaggio: si evitano gli sbalzi termici che potrebbero esserci nel vani dedicati al trasporto dei bagagli.
Quali accorgimenti posso usare per cambiare i presidi nelle toilettes pubbliche?
Nei viaggi lunghi, come i voli intercontinentali potrebbe essere necessario effettuare un cambio di sacca. In questo caso la soluzione più semplice ed economica è di avere con sé delle buste di plastica dove poter riporre il dispositivo usato prima di gettarlo nel cestino della toilette. Il sacchetto impedisce la fuoriuscita di cattivi odori ed inoltre consente di portare “discretamente” il presidio con sé. Buste in plastica colorate, come piccoli beauty case, possono essere utili per riporre sia il presidio che il sacchetto in plastica. Alcune persone trovano ugualmente imbarazzante gettare le sacche usate nei cestini, e quindi preferiscono farlo nei più discreti ed anonimi cassonetti pubblici. In questo caso una sacchetto in plastica con la zip può diventare il perfetto contenitore in attesa dell’atterraggio e del cassonetto pubblico.
Viaggiando in aereo devo cambiare la mia alimentazione?
L’atmosfera controllata dell’aereo e l’aria condizionata accelerano il naturale processo di disidratazione, quindi bisogna cercare di bere molti liquidi per contrastarne gli effetti. Bere molto aiuta anche a superare con maggiore facilità il jet lag. L’ideale è assumere i liquidi con costanza e regolarità: un bicchiere d’acqua o di succo di frutta ogni ora garantiscono il giusto equilibrio. Per i cibi è sconsigliato assumere quelli che aiutano la formazione dei gas.
L'irrigazione dello colostomizzato
Non tutti i colostomizzati conoscono la buona pratica dell’irrigazione. Ecco alcune risposte alle domande più frequenti.
Quale è la quantità corretta di acqua che devo introdurre?
Indicativamente da 800 a 1000 ml di acqua tiepida (37°C).
Per quanto tempo devo lasciare inserito il cono del kit?
È consigliabile attendere uno o due minuti dopo che si è introdotta la quantità di acqua presente nella sacca d’irrigazione prima di rimuovere il cono.
A chi mi devo rivolgere se non ho ben chiari tutti i passaggi da eseguire?
Dovete sempre fare riferimento al vostro stomaterapista.
Posso usare altri tipi di sonda o devo necessariamente utilizzare un set specifico?
Il kit per irrigazione è specificatamente studiato per portare a termine in modo efficace e sicuro la procedura, pertanto si consiglia di utilizzare un set specifico.
Dopo quanto tempo dall’intervento posso praticare tranquillamente l’irrigazione?
Dopo almeno 30 giorni dall’intervento e sempre su indicazione del vostro stomaterapista.
Posso praticare l’irrigazione se sto facendo un ciclo di chemioterapia?
No, durante il ciclo chemioterapico è meglio sospendere la pratica dell’irrigazione.
È un periodo di tempo che ho sempre feci molli o liquide, posso continuare a praticare l’irrigazione o devo sospenderla?
Gli episodi di diarrea non sono generalmente da considerarsi controindicazioni all’irrigazione, anche se è sempre meglio sospenderla per quel periodo e nel caso persista consultare il proprio medico e/o lo stomaterapista di riferimento.
I cambiamenti non devono più fare paura!
Il mondo della stomia ci mette davanti a tanti cambiamenti: delle forme del corpo, dei presidi nel corso della storia e, perché no, anche cambiamenti di stagione.
Il primo punto importante da sottolineare è che la stomia non deve essere vissuta come un disagio, quindi quando ciò accade significa che qualcosa non va. La stomia non significa infiltrazioni, cattivi odori, non deve rappresentare un limite nel vivere la vita quotidiana. Per tutti questi problemi esiste una soluzione, soluzione che spesso parte dallo svolgere gesti elementari, come il cambio del presidio, nel modo corretto. Trova la soluzione più adatta alle forme del tuo corpo eseguendo il test BodyCheck.
Il cambio della sacca: quali sono i passaggi fondamentali?
- Prepara tutto l’occorrente prima di iniziare.
- Lavati le mani.
- Rimuovi il vecchio presidio dall’alto verso il basso.
- Lava con acqua tiepida e sapone, con movimenti dall’esterno verso l’interno, in caso di colo e ileostomia, o dall’interno verso l’esterno, in caso di urostomia.
- Asciuga tamponando.
- Al bisogno puoi stendere un sottile strato di film protettivo sulla pelle attorno allo stoma.
- Ritaglia il foro della placca delle giuste dimensioni (deve essere quanto più simile allo stoma).
- Se usi il presidio monopezzo, applicalo facendo attenzione che aderisca bene alla cute senza formare grinze e posizionalo piegando a metà l’adesivo e facendo combaciare il foro con la parte inferiore dello stoma. Se usi invece un sistema due pezzi, applica la nuova placca sempre facendo attenzione che non ci siano grinze nell’adesivo e poi attacca la nuova sacca accertandoti di averla agganciata bene alla placca.
- I rifiuti possono essere smaltiti nella raccolta indifferenziata (chiedi qui dei sacchetti).
Guarda una serie di video didattici su come gestire la tua stomia.
Ogni volta che cambio il presidio e stacco la placca la pelle appare irritata. Cosa posso fare?
La pelle attorno allo stoma talvolta può essere particolarmente sensibile, così la fase di rimozione del presidio può diventare un problema. Un accessorio, in questi casi, risulta indispensabile: il remover Brava agevola il distacco dolce dell’adesivo, rendendo meno traumatica la rimozione ed evitando le irritazioni cutanee; inoltre, essendo a base di silicone e privo di alcol, non brucia.
La scelta del presidio: quando e perché valutare il cambiamento del presidio da utilizzare?
La stomia nel corso del tempo si modifica e questo spesso fa sì che il presidio consigliato al momento della dimissione possa diventare inadeguato. Spesso succede che una stomia sporgente, con il passare delle settimane e dei mesi, si ritiri. Il non adeguamento del presidio può causare infiltrazioni e tutto ciò che ne consegue, come le irritazioni cutanee. Se la stomia è sporgente un sistema con adesivo piano può ritenersi valido, ma se la stomia si ritira questo potrebbe non essere più sufficiente.
Se la stomia si presenta poco sporgente dalla cute, allo stesso livello del piano cutaneo o addirittura introflessa (sotto il piano cutaneo), si consiglia nella maggior parte dei casi un sistema adesivo convesso o convex light (leggermente convesso).
In questo caso la parte adesiva ha una particolare forma “ad imbuto” che permette di apportare la giusta pressione per far sporgere lo stoma dal piano cutaneo, riducendo così il rischio di infiltrazioni.
Il consiglio è comunque sempre quello di contattare il proprio stomaterapista per avere il supporto adeguato. Puoi anche eseguire il test BodyCheck per verificare il tuo attuale profilo corporeo.